MASE: aggiornato il Piano di Emergenza GAS

Predisposto dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) lo scorso ottobre 2022 il nuovo Piano di emergenza Gas.

La struttura del piano

In base alle prescrizioni contenute nel Regolamento UE 2022/1369 del 5 agosto 2022[1], è stato aggiornato il Piano di Emergenza Gas 2022, in continuità con le precedenti versioni e ai sensi del Reg. (UE) 2017/1938, continua ad essere composto da due allegati (A e B), ovvero due Piani,

  • quello di Azione Preventiva per il Sistema italiano del gas naturale
  • quello di Emergenza del Sistema italiano del gas naturale.

L’aggiornamento precedente

L’ultimo aggiornamento del Piano era stato effettuato dal Ministero dello Sviluppo Economico (ora Ministero delle Imprese e del Made in Italy, MIMIT) lo scorso 30 settembre 2020.

L’aggiornamento dell’allegato B

Il MASE ha provveduto ad aggiornare l’Allegato B mediante l’emanazione di due Decreti ministeriali:

  • DM n.464, pubblicato in data 21 ottobre 2022, contenente il Nuovo Servizio di Interrompibilità volontaria e incentivata Gas per il Settore industriale;
  • DM n.470, pubblicato in data 31 ottobre 2022, contenente l’Addendum all’Allegato B, nel quale vengono inglobati e fatti confluire tutti elementi costituivi del Piano di Emergenza dal 2000 al 2022.

Gli interventi previsti con il DM n.470

In particolare, attraverso il DM 470 vengono integrati nel Piano di Emergenza anche i seguenti provvedimenti del mese di settembre 2022:

  • il Programma di Massimizzazione, rilasciato dal MiTE il 2 settembre 2022, il quale ha dato attuazione all’impiego di impianti di generazione elettrica con potenza nominale superiore a 300 MW che utilizzano carbone o oli combustibili in condizioni di regolare servizio o che normalmente utilizzano bioliquidi e biocombustibili con possibilità di usare carbone o oli combustibili al loro posto (fermo restando i limiti di emissioni in deroga che non possono superare i valori dei BAT-AEL della Direttiva del Consiglio UE 2010/75);
  • il Piano Nazionale di Contenimento dei Consumi di Gas Naturale (sintetizzato nella successiva tabella) pubblicato dal MiTE il 6 settembre 2022, il quale, in base ai criteri dettati dal Reg. (UE) 2022/1369, punta a risparmiare oltre 8 miliardi di m3 nel periodo 1° agosto 2022 – 31 marzo 2023, ossia il 15% della media dei consumi nel periodo nei 5 anni precedenti al 2022 (55,1 miliardi di m3).

Il MiTE aveva dato attuazione alla misura b) tramite il DM n. 383 (Riduzione riscaldamento) del 6 settembre 2022, che detta le modalità di funzionamento degli impianti termici di climatizzazione alimentati a gas naturale del settore civile nella stagione invernale 2022-2023.

Con il DM 383 viene aggiornato l’Allegato B del Piano di Emergenza.

Il MiTE ha successivamente emanato i DM 464 e 470 anche sulla base dei risultati emersi dal Questionario condotto con Snam a luglio 2022.

I risultati del Questionario hanno costituito la base per avviare una discussione e un tavolo di negoziazione di carattere più tecnico col Ministero da far convogliare nel nuovo Piano di Emergenza e nel nuovo Ordine di merito per i diversi settori industriali in caso di interruzioni obbligatorie.

Nella prima metà ottobre si sono tenute le riunioni tecniche con il CTEM, l’ARERA e i vertici del Dipartimento Energia e della Direzione Valutazione Ambientale del MiTE, durante le quali sono stati concordati i criteri per la predisposizione dell’ordine di merito (in caso di razionamenti), le deroghe necessarie per il fuel switch e le linee di intervento per le riduzioni (sia volontarie che obbligatorie), nonché gli incentivi per quelle volontarie.


[1] Recante “Misure coordinate di riduzione della domanda di gas”. In particolare, l’aggiornamento del Piano di Emergenza è stato predisposto dal MASE in ottemperanza al  comma 2 dell’art. 7 (Valutazione del rischio) del Reg. (UE) 2022/1369, il quale richiedeva esplicitamente agli Stati Membri di aggiornare i loro Piani di Emergenza entro e non oltre il 31 ottobre 2022.

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