Dai Centri di raccolta al recupero: il percorso degli oli minerali esausti ed il recupero dei rifiuti da suolo pubblico

Ecomondo 2019 – 6 novembre 2019, ore 11

La gestione del flusso dei rifiuti in esame prevede un ruolo significativo da parte di CONOU. Come noto, CONOU è il primo consorzio del nostro paese che ha applicato il principio della responsabilità estesa per un rifiuto pericoloso, che può suscettibile di recupero oppure di smaltimento. Cisambiente e le sue imprese intervengono sulla fase di raccolta.L’olio minerale esausto è un rifiuto speciale nella maggior parte dei casi e pericoloso: le tipologie conferite nei CdR sono qualitativamente le stesse intercettate direttamente presso le non domestiche. L’unica modalità per la gestione efficace degli oli usati intercettati con il servizio di igiene urbana viene rappresentato da conferimento presso i centri di raccolta e chi lo fa non sono utenti «professionali», ma privati cittadini, che, pur dando luogo in termini di produzione ad un rifiuto speciale e pericoloso, possono portarli in tali, che devono rispondere a determinare regole tecnico-costruttive (DM 8 Aprile 2008 e smi), che, di fatto, in tal modo, vengono assimilati agli urbani. Nel corso dell’incontro si parlerà del ruolo di Cisambiente e delle sue imprese, dei Centri di Raccolta e del lavoro svolto dai Raccoglitori sul territorio.

“L’attività di Raccolta dei rifiuti pericolosi e , in particolare , dell’olio minerale usato è molto delicata”, – ha dichiarato Il Vice Presidente del Conou Riccardo Piunti – “sia dal punto di vista delle regole e delle norme che dal punto di vista dei rischi ambientali. Le imprese che svolgono questa attività nel CONOU, i Concessionari, sono particolarmente qualificate e attente e sono selezionate sulla base di predefiniti parametri che concorrono a definirne il profilo. Infatti devono aver svolto attività di raccolta (gratuitamente) per determinati quantitativi, devono , in particolare, effettuare quella che si chiama “micro raccolta” , cioè la raccolta in piccoli lotti, di solito più onerosa e complessa, devono mettere a disposizione dell’attività olio usato strutture e impianti e mezzi di dimensione adeguata, e da ultimo devono rispettare standard etici e operativi. Le circa 70 aziende che oggi garantiscono la raccolta pressoché totale dell’olio usato in Italia, hanno iniziato con il Consorzio, pur con il doveroso ricambio, oltre 35 anni fa; esse consentono, oltre alla raccolta “fino all’ultima goccia” , l’invio del 99% dell’olio usato alle raffinerie per la rigenerazione, in un meccanismo di Economia Circolare che, in questo ambito, è giunto oramai alla completezza”.

Interventi

  • Stefano Sassone, presentazione del tema
  • Giuseppe Strada, Green up, le problematiche dei centri di raccolta;
  • Franco Venanzi, Venanzi Effe, la raccolta e la valorizzazione degli oli minerali esausti
  • Riccardo Piunti, Vicepresidente, CONOU, il progetto “Circoileconomy” ed il recupero degli oli minerali esausti.

Modera

  • Stefano Sassone, Direttore Area Tecnica, Confindustria Cisambiente

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