Sono trascorsi 21 anni dalla data di pubblicazione del D.Lgs. n. 22/1997, c.d. “Decreto Ronchi”, con il quale furono recepite importanti Direttive Comunitarie recanti la disciplina normativa dei rifiuti in generale, ma anche dei rifiuti pericolosi e degli imballaggi.
Come noto, l’aspetto saliente dell’atto era costituito dall’introduzione di una nuova modalità di gestione dei rifiuti, integrata, ed una nuova gerarchia delle azioni richieste, che anteponeva il recupero di materia degli scarti dei processi di produzione e di consumo che li originano.
Le nuove regole hanno generato evidenti risultati positivi, se è vero che, in base ai dati elaborati dall’Istituto superiore per la protezione e la ricerca sull’ambiente (“ISPRA”), la raccolta differenziata nel 1997 era al di sotto del 9%, al giorno d’oggi circa la metà dei rifiuti prodotti in ambito “urbano” sono separati alla nascita, ciascuno secondo caratteristiche merceologiche distinte.
Con il miglioramento di questo indicatore, di pari passo, è aumentato il comportamento virtuoso dei protagonisti principali di tale attività, i Cittadini, che hanno mostrato un diverso e migliore approccio con il passare del tempo: in Italia, ben 91% della popolazione fa abitualmente la raccolta differenziata, mentre il 93% la considera un’utile necessità e il 91% la mette al primo posto tra i comportamenti anti-spreco e tra le buone abitudini ambientali (Indagine Ipsos “1997-2017 | 20 anni dal Decreto Ronchi: gli italiani e la raccolta differenziata”, indagine promossa da Conai).
Con immenso piacere Cisambiente incontra oggi proprio Edo Ronchi, Presidente della Fondazione Sviluppo Sostenibile e principale protagonista proprio di quel periodo, in coincidenza, vuole il caso, di un nuovo ed ulteriore passaggio epocale, quello del recepimento delle Direttive Comunitarie che formano il c.d. “pacchetto circular economy”, un percorso che è stato intrapreso dal Ministero dell’Ambiente e che vede coinvolta anche la nostra Associazione, quale principale attore del settore privato dell’igiene urbana.
L’occasione è quella di fare il punto della situazione e comprendere, con l’illustre parere del nostro Ospite, quali sono i maggiori ostacoli che il nostro Paese dovrà affrontare nel fare propri gli obiettivi che l’Unione Europea ci richiede, e i colli di bottiglia che stanno rendendo la vita assai complicata alle imprese che operano nel settore del trattamento dei rifiuti, e che Cisambiente ha recentemente posto all’attenzione dell’opinione pubblica, con riferimento alla carenza degli impianti, al tema degli stoccaggi e quello dello smaltimento degli scarti non recuperabili della raccolta differenziata.
Dove
Ecomondo, Fiera di Rimini
Mercoledì 7 novembre, ore 16
Cisambiente, stand n. 25, Padiglione B3.
Intervengono: Edo Ronchi, Presidente della Fondazione Sviluppo Sostenibile.
Coordina: Stefano Sassone, Responsabile area tecnico-scientifica, Cisambiente.
Informazioni
Dott. Stefano Sassone, responsabile area tecnico-scientifica, Cisambiente.
Mail: areatecnica@http://backup01.vyonsolutions.com/.